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Piccoli orti crescono, sul balcone e nei vasi in città.

orto in cittaE’ da qualche anno ormai che mi diletto nel creare un piccolo orto sul balcone in città, ho una passione sfrenata per le erbe aromatiche e cerco di averle tutto l’anno, durante l’inverno ho allestito una scaletta di legno, di quelle dell’Ikea, dove appoggio i vari vasetti e il tutto è posizionato davanti alla finestra della cucina, uno dei luoghi più luminosi della casa.
Certo qualche piantina non riesce a resistere e muore, ma alcune, le più stoiche riescono a superare la stagione fredda.
Il prezzemolo che ho seminato un paio di anni fa, resiste all’esterno, in 2 cespuglietti ai lati di un vaso lungo, in mezzo ho seminato del basilico, che inizia a far capolino dalla terra.
Ma quello che veramente amo è il momento in cui posso piantare i pomodorini, quelli piccoli, rossi e a grappolo, quest’anno ho esagerato e ho piantate ben 18 piantine, ricordatevi che il mio è un balcone, piccolo. Hanno già i rami pieni di fiorellini gialli e ogni mattina e sera, li controllo, li conto, li bagno, tiro su o giù la tenda a seconda del clima…insomma li accudisco come dei piccini in una culla.
La “new entry”sono delle piantine di zucchina, che mi hanno già dato delle belle soddisfazioni…zucchine minuscole, ma dei bei fiori e che meraviglia.
In un grosso vaso ho seminato dell’insalata songino, della rucola e qualche fiorellino edule, vedremo, per ora è pieno di foglioline microscopiche tutte uguali, aspetto con ansia e curiosità il momento in cui inizieranno a distinguersi.
E poi c’è lui, il nostro preferito, uno di famiglia ormai, il Gelso, non un gelso, ma bensì il Gelso, nato spontaneamente…un semino arrivato da chissà dove, che ha deciso di fermarsi nell’angolo del nostro balcone.
In questi anni l’abbiamo visto crescere ed incornciare con i suoi rami lunghi e sottili la finestra della camera che si affaccia sul balcone, ogni anno ci dona le sue dolci more.
A far compagnia al Gelso, un gelsomino che ha deciso di avvinghiarsi ad un enorme Yucca ed evidentemente stanno così bene insieme che ci onora di grossi grappoli di fiori bianchi e profumatissimi.
Certo non avrò un “raccolto” che possa sfamare tutta la famiglia, ma uscire sul balcone
e rientrare con una manciata di pomodorini e qualche fiore di zucchina da mettere in una frittatina, mi da una tale soddisfazione a cui non posso più rinunciare.
Mi piace anche raccontarlo il mio orticello e scoprire che molte persone, anche le più insospettabili lo fanno, adoro l’idea che sui balconi di Milano, quella che spesso viene definita una città grigia e inospitale, nasconde dei piccoli tesori.
Ho un’immagine in mente, scoprire mio padre sul balcone che guarda il panorama e sovrappensiero, stacca dei pomodorini e se li mangia, così…uno dietro l’altro, come se fossero noccioline…non so spiegare perchè, ma questa immagine “rubata” mi commuove, mio padre con qualche ruga in più intorno agli occhi e sulla fronte di vecchiaia e peroccupazioni, ma sempre con un cuore gigante nel petto,  mi ha fatto tanta tenerezza, lo so che sciocchezza da dire…

 

 

 

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2 Comments

  • Reply
    Victoria Stan
    30 Aprile 2015 at 11:19

    Avere il pollice verde non è un’impresa così facile per quanto sembra. Una volta, quando ancora vivevo ancora nel mio paese natale lo era; sarà strano ma lavorare un orto vero e proprio è diverso che avere cura di 2-3 piantine messe lì nel balcone.. Verrei bocciata sul più facile, ma non lo è quindi ti faccio i miei complimenti per tutta la roba che sei riuscita a far crescere e coltivare nel tuo piccolo balcone! 😉

    • Reply
      paneacqua
      30 Aprile 2015 at 11:56

      Grazie Victoria!
      Sono certa che avere un orto vero non sia la stessa cosa e ci vuole molta tecnica e conoscenza, oltre che cuore, per portarlo avanti. Io mi lmito a qualche vaso, ma la mia soddisfazione è veramente molta.
      Un abbraccio.
      Cri

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