Una ricetta di pesce semplice, branzino e limone confit.
Ovviamente il tema principe di questo periodo è la tanto agognata vacanza, certo ci sarebbero temi ben più importanti su cui dibattere, ad esempio il fatto che molte persone non arrivano nemmeno a fine mese, figurati andare in vacanza, persone per cui avere un blog di cucina è fantascienza, visto che faticano a mettere nel piatto qualunque cosa…ma cerco ti mantenere il blog come una sorta di “isola felice” in cui rifugiarmi, proprio per sfuggire ai drammi che la nostra società ci impone ogni giorno, ogni minuto.
Mi alzo alla mattina e la prima cosa che faccio è dirigermi verso il caffè, ascolto le notizie, che lascio in sottofondo mentre sbrigo qualche faccenda di casa prima di uscire e andare al lavoro, diciamo che questa cosa il più delle volte mi mette addosso angoscia e tristezza, oppure quando sono di umore buono, che niente lo può scalfire, mi rendo conto di quanto mi possa ritenere fortunata di tutto ciò che ho.
Certo, non è che quello che ho mi sia piovuto dal cielo, in buona parte ce lo siamo guadagnato, lavorando parecchio sia io che mio marito, senza mai tirarci indietro, non parlo assolutamente di beni materiali e si dai, anche di quelli, che però sono ben poca cosa, la base, cioè quello che io ritengo la base: una casa dignitosa per la mia famiglia, un auto, la possibilità di acquistare qualche cosa senza stare troppo a guardare se è veramente necessaria (nei limiti) e potersi permettere qualche giorno di vacanza qua e la durante l’anno.
Insomma nella media, niente di stravolgente, ma che è tantissimo rispetto a quei poveretti che ogni giorno arrivano sulle nostre coste e non per spaparanzarsi al sole, ma in cerca di una vita migliore in confronto a quello che hanno avuto finora; mi si stringe il cuore vedere famiglie intere scendere da queste barche con delle aspettative e ritrovarsi forse a rimpiangere quel poco che avevano nella loro terra natia.
Mi chiedo cosa devono aver passato per arrivare a decidere di scappare, spendendo soldi che potrebbero farli stare bene per anni nel loro paese, rischiare la vita in traversate tragiche e finire come dei reietti nella nostra vecchia e cara Europa, che non sa che farsene di loro.
Insomma non voglio andare oltre, non sono le mie mediocri 4 righe che cambieranno qualche cosa, ma una piccola goccia nell’oceano la voglio mettere anche io, cercando anche solo di apprezzare il più possibile ciò che ho, di guardare alla mia vita con positività e di far comprendere ai miei figli, senza troppa retorica, quanto siano fortunati ad essere nati qua…piuttosto che là…
Ok, basta, non vi tedio oltre con la mia filosofia spicciola e passiamo a qualche cosa di più leggero, forse nel post precedente ho detto che non avevo ancora deciso dove andare in vacanza, ecco dalla settimana scorsa non è cambiato ancora molto, qualche idea in più c’è, ma ci si ferma all’idea, ma come sempre qualche cosa faremo, quello che è certo che pur essendo ancora in città, abbiamo già preso certi ritmi vacanzieri…come ad esempio mangiare tardissimo alla sera e uscire spesso per un aperitivo o vestirsi, nei momenti liberi, con indumenti classici da mare.
Domenica il caldo era veramente insopportabile, ma non potendo muoversi da Milano, ho cercato di dare un “taglio” marino/vacanziero al pranzo della domenica, la ricetta è una delle mie solite, in sostanza una “NON” ricetta, ma solo una suggestione…un’idea…che mi è venuta sfogliando le pagine di un libro.
Vi propongo un bel branzino alla griglia, salsa tartara allo yogurt, zucchine marinate e limone confit, cosa di meglio per avallare questa “sensazione” di vacanza??
Branzino alla griglia, salsa tartara allo yogurt, zucchine e limone confit
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
-4 branzini piccoli
-4 o 5 zucchine grosse
-250 g di yogurt greco magro
-2 cucchiaiate di cetriolini sott’aceto
-2 cucchiaini di capperi
-1 piccolo cespo di lattuga
-un mazzetto di prezzemolo
-2 cucchiai di olio EVO
-2 limoni bio non trattati
-il succo di 1 limone
-sale grosso q.b.
-sale e pepe q.b
-1 rametto di rosmarino
-3 rametti di timo
Come prima cosa preparare la salsa da una ricetta di Jamie Oliver.
Mettere nel bicchiere del frullatore lo yogurt, quello greco, in modo che mantenga una certa cremosità, la lattuga, il mazzetto di prezzemolo inclusi i gambi, un pizzico di sale e pepe. Frullare fino ad ottenere un composto omogeneo e liscio, aggiungere i cetriolini e i capperi ( un po’alla volta in modo da decidere fino a che punto dare “carattere” al gusto della salsa), frullare a seconda del gusto personale (a me piace che si senta qualche pezzetto di cetriolino e quindi non ho esagerato e ho mantenuto una consistenza rustica della salsa).
Lavare e affettare per il lungo le zucchine e cuocerle su una griglia elettrica, appena iniziano a colorare, toglierle dalla griglia e mettetele a marinare in una emulsione di olio, succo di limone, sale, pepe e qualche fogliolina di timo.
Eviscerare il pesce, lavarlo senza eliminare le squame, asciugarlo e spennellarlo con un filo d’olio Evo, dentro e fuori, un pizzico di sale e un paio di fette di limone confit in superficie, e nella pancia del pesce. Arrostire su una griglia elettrica di quelle a libro, quando la pelle diventa croccante e inizia a staccarsi dal pesce, significa che è pronto.
Se avete voglia di preparare i limoni confit, sono ottimi per accompagnare un piatto di pesce, dopo averlo letto su Sale e Pepe di giugno 2015, mi ero ripromessa di farli e questo è stato il momento giusto. Questa è una versione semplificata della ricetta originale.
Facile, tagliare 2 limoni a fette, di circa 4 mm di spessore, disporre in un contenitore una base di sale grosso, adagiare le fette di limone e cospargerle con degli aghi di rosmarino e un altro strato di sale, nuovamente le fette di limone, rosmarino e sale, fino a terminare le fette, chiudere con la pellicola e lasciare in frigorifero per almeno 48 ore prima dell’uso.
Il pranzo è stato annaffiato da abbondante acqua con ghiaccio, limone e una fogliolina di menta.
2 Comments
Ketty Valenti
21 Luglio 2015 at 20:10E già quello che si sente in tv fa stare davvero male,a me per lo meno mette addosso dei sensi di colpa di cui è inutile dare dettagli adesso….terribili momenti.
La tua ricetta mi colpì subito sai,c’è tantissimo di bello,buono,gustoso e di estivo ovviamente,bravissima davvero.
paneacqua
22 Luglio 2015 at 17:00Ciao Ketty,
si infatti ogni parola detta sembra una sciocchezza in confonto con a l’enormità che vivono quelle persone!!!
Grazie per i complimenti, un abbraccio.
Cri